La Sicilia: il Paradiso in Terra. Un’estasi di colori, profumi e sapori tutto in una sola serata. I Vini di Cusumano e il Menu Siciliano in abbinamento, ci faranno sognare.

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17 Giugno – Ci prepariamo alla pausa delle Vacanze Estive con una Regione di tutto rispetto, la Sicilia, depositaria di uno scrigno di bellezze, cultura, sapori e profumi che, grazie all’ Azienda Vinicola Cusumano, potremo gustare appieno nel corso della nostra prossima degustazione di Giovedì 27 Giugno.

 

Si l’acqua di lu mari fussi vinu, nun ci fussi cchiù ‘n’omu sirenu [Proverbio Siciliano]

 

E se il mare e il vino di Sicilia rappresentano quanto di meglio possiamo trovare nell’Estate ormai incipiente, il proverbio sopra riportato ci riporta saggiamente a scoprire (ma durante la serata ne scopriremo altri) alcuni caratteristici della Sicilia.

 

Abbiamo illustrato prima alcuni dei vini (e delle rispettive vigne) che caratterizzano la produzione dell’Azienda Vinicola Cusumano: dalla Tenuta Ficuzza (coi suoi Vigneti circondati da boschi a 700 metri di altezza) in cui nascono Insolia, Chardonnay e Pinot Nero, alla Tenuta Presti e Pegni (col sole che la illumina dall’alba al tramonto) ove si produce il Noà (Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon) e il Benuara (Nero d’Avola e Syrah) passando poi alle altre tre vigne terminando alla Tenuta San Carlo nel cui Vigneto adiacente la Cantina viene prodotto il preziosissimo Moscato dello Zucco.

 

Come sempre, la nostra degustazione sarà caratterizzata non solo dai vini ma dai cibi che ai vini si accompagneranno: per questo, gli artefici della serata saranno, oltre al nostro ospite d’onore, Giuseppe Cusumano, il nostro bravissimo e comunicativo Sommelier Alessandro, accompagnato ai fornelli dall’immancabile Chef Riccardo che ha studiato con Alessandro e con noi i più opportuni abbinamenti.

Passiamo quindi ai dettagli della nostra serata.

 

IL MENU’

1.  “Shamaris” – Grillo 100%

– ANNATA 2018 – GRADAZIONE 12,50%

– UVAGGIO GRILLO IN PUREZZA

Si tratta di un vino ottenuto vinificando in purezza il Grillo coltivato nella Tenuta Monte Pietroso (in alta collina, a 400 metri di altezza, dove il vento soffia da Nord portando aria di mare). L’uva è raccolta manualmente in cassette nella prima metà di Settembre, sottoposta a macerazione a freddo delle bucce per 5 ore, fermentata e successivamente tenuta sulle fecce fini in acciaio per 4 mesi e successivamente affinata in bottiglia.

Il vino che viene prodotto mostra un bel colore giallo paglierino molto intenso e brillante, presenta un profumo intenso, erbaceo e persistente. Il sapore è fresco, sapido, asciutto.

 

Abbinamento: Carpaccio di Pesce Spada con olio aromatizzato al Pistacchio.

Non potevamo accompagnare il Grillo della Tenuta Monte Pietroso se non con un antipasto di mare, quel mare che abbiamo citato all’inizio (“Si l’acqua di lu mari fussi vinu”) e cogliendo, in questo mare il pesce che più rappresenta la Sicilia (il pesce spada) e un altro ingrediente che alla Sicilia è intimamente collegato, il Pistacchio.

Ricordiamo però ai nostri ospiti che, chi avesse allergie o in tolleranze al pesce, è pregato di segnalarlo rispondendo alla nostra Newsletter e troverà una valida alternativa.

 

2.  “Benuara” – Nero d’Avola e Syrah

– ANNATA 2017 – GRADAZIONE 14,50 %

– UVAGGIO NERO D’AVOLA 70%, SYRAH 30%

Il Benuara è un vino in cui il Nero d’Avola in una veste complessa, raffinata, sposa il Syrah.

E’ prodotto nella Tenuta Presti e Pegni in cui, come abbiamo ricordato precedentemente, il sole batte dall’alba al tramonto, a garantire una maturazione ottimale delle uve. La raccolta è manuale. Si comincia col Syrah a fine Agosto e si prosegue col Nero d’Avola a fine Settembre.

La vinificazione avviene tramite diraspatura e macerazione a freddo delle bucce per due giorni, fermentazione con frequenti rimontaggi e follature, fermentazione malolattica in acciaio e successivo affinamento per l’80% in acciaio e per il 20% in botti da 20 ettolitri.

E’ un vino rosso di colore rubino intenso con riflessi violacei. Il profumo è di cioccolato fondente e caffè. Il sapore è tannico equilibrato, persistente con un retrogusto balsamico.

 

Abbinamento: Pasta alla Norma con grattata di Ricotta Salata

La pasta alla Norma (in dialetto siciliano a pasta cu sucu di mulinciani o pasta câ Norma) è un piatto dai sapori tipicamente mediterranei a base di pasta, solitamente maccheroni, condita con pomodoro e con l’aggiunta successiva di melanzane fritte, ricotta salata e basilico.

La ricetta è attribuita alla città di Catania sebbene numerose varianti della pasta al sugo preparata con le melenzane erano certamente già diffuse in tutto il meridione prima della nascita ufficiale del piatto catanese.

L’origine della dedica alla Norma, che sembra un esplicito riferimento all’omonima opera di Vincenzo Bellini più che a una generica “norma” nel senso di una preparazione fatta “a puntino”, non è certa. Sono almeno due le versioni della storia di questo piatto ritenute più plausibili ma non esistono testimonianze dirette e univoche. Secondo alcuni a dare il nome alla ricetta sarebbe stato il commediografo siciliano Nino Martoglio che davanti ad un piatto di pasta così condito avrebbe esclamato “È una Norma!”, ad indicarne la suprema bontà e paragonandola alla celebre opera di Vincenzo Bellini nonostante fossero passati parecchi decenni dall’esordio della stessa.

 

3.  “Moscato dello Zucco” – Moscato Bianco Sicilia IGT

– ANNATA 2012 – GRADAZIONE 13,00 %

– UVAGGIO MOSCATO BIANCO 100%

Come un frammento d’Ambra, il Moscato dello Zucco custodisce il passato e la storia di Henry d’Orléans, duca d’Aumale.

Questo vino ha origini ottocentesche quando Henry d’Orléans, duca d’Aumale, lo produceva tra Partinico e Terrasini. Già all’epoca era diffuso in Europa e considerato uno dei migliori Moscati d’Italia. Poi scomparve o quasi.

Di recente, Cusumano ha recuperato alcuni cloni di questo Moscato Bianco: i grappoli vengono selezionati e fatti appassire in cassette forate da 3 Kg. finché non perdono il 50% del loro peso. Dopo l’appassimento avviene una pressatura molto soffice, seguita dalla fermentazione in caratelli di rovere in cui permane sino all’imbottigliamento.

E’ un vino di colore ambrato molto marcato con tendenza all’arancione. Il profumo è intenso, con una nota specifica di arancia candita. Al palato si rileva un gusto inconfondibile di confettura di arancia, miele e datteri.

 

Abbinamento: Cassatina Siciliana e Cioccolato Fondente.

La storia dell’origine della cassata conduce alla dominazione araba in Sicilia (IX-XI secolo). Gli arabi avevano introdotto in Sicilia la canna da zucchero, il limone, il cedro, l’arancia amara, il mandarino, incrementato la coltivazione della mandorla, già introdotta in Sicilia dai Fenici e successivamente diffusa in tutta la Magna Grecia e nel Mediterraneo dai Greci. Insieme alla ricotta di pecora, che si produceva in Sicilia da tempi preistorici, erano così riuniti tutti gli ingredienti base della cassata, che all’inizio non era che un involucro di pasta frolla farcito di ricotta zuccherata e poi infornato.

Inizialmente la cassata era un prodotto della grande tradizione dolciaria delle monache siciliane ed era riservata al periodo pasquale. Un documento ufficiale del primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo nel 1575 afferma che la cassata è “irrinunciabile durante le festività”. Un proverbio siciliano recita “Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua” (“Meschino chi non mangia cassata la mattina di Pasqua”). La decorazione caratteristica della cassata siciliana con la zuccata fu introdotta nel 1873 (in occasione di una manifestazione che si tenne a Vienna) dal pasticciere palermitano cav. Salvatore Gulì, il quale aveva un laboratorio nel centralissimo corso Vittorio Emanuele a Palermo.

 

Anche questa volta, vedremo, a metà serata, un breve stacco a video che caratterizzerà il tratto distintivo della Sicilia, la regione a cui dedichiamo la nostra degustazione pre-festiva: paesaggi, colori, natura, musica e suoni che sapranno commuoverci e coinvolgerci.

Vi  aspettiamo quindi Giovedì 27 Giugno, alle ore 20.00, nella nostra consueta cornice dell’ Hotel NH Collection President di Largo Augusto 10 a Milano.

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